Fuoco. Aria. Terra. Vento. Respiro. Ho visto quel film tempo fa. Mi sa che non ci ho capito una beata minchia. A parte l'ovvio. (Capita. La testa tende ad andare in altri posti in questi giorni. Come la correzione automatica, che cambia minchia in mischia.) Appunto. Elementi antichi. Che non sono proprio mischiati ma dipendono tra di loro. Perché tutti, nel film - favola, appartengano a un luogo. Anche se un luogo legato a un tempo diverso, se non senza tempo.
E un film, non un movie, per dire, pero a parte certi aspetti, errr, non e completamente convincente. Fa piacere, si. Tutto quel mare, tutti quegli elementi di fondo. La musica, e certa fotografia - particolarmente verso la fine, anche se messo in quadri forse volutamente ruvidi (sembra un cenno al neorealismo) - con qualche bastonato di troppo, al mio parere.(Il tacco delle terra si trasforma in desiderio, in desiderio di riprodursi, basta una micia, un tocco di fuoco, una sigaretta, che scontro con la durezza con la terra solida, la casa, devi stare a casa, a casa…l'avremmo potuto capirlo con meno.) Ben scelta la ragazza, primordialmente incandescente, fluido, sesso, quasi un mito. Anche il ragazzo-alchimista-Davide (tipo donatello), colui che sconfigge la stasi, innesca la trasformazione e l'unire degli elementi. Meno la Golino, attrice che piace agli Italiani, sullo scherma si identificano facilmente ma ad altri….sembra sempre che sta recitando. Qui forse nel manoscritto il suo carattere dovrebbe essere un po' bipolare. E recitato invece come qualcos'altro, un po' come una conoscenza mia con diagnosi di una forme di schizofrenia, forse in America sarebbe per il DSM - libro piuttosto, ah, quello che e - come una disordine della personalità. Non si frena, a volte. E respiro. Vento. Nel contesto.
Meglio se il respiro non s'intrapoli in una rete da solo - gli altri elementi non verranno a liberarti. E vero. Non capiscono. Ma il respiro non e contenibile in una rete. Quel elemento continuo oltre…il carattere, il contesto. Solo la parte solida, legato al contesto, rimane intrappolato mentre l'aria prosegue la sua corsa. Ma la storia...non e così antico. L'applicazione della gerarchia, anche sotto forme di elementi collegati tra di loro, che dipendono tra di loro. Anch'essi sono come certe regole formali, nuove qui. E non capiscono.
Non seguiamo regole dei 4 elementi. Magari 2. O forse no. Che vengono da più lontano, dal inizio, e dal più vicino, nella fine. Inseparabili. Forse. Ed e le loro espressioni che ci ingannano, così confondiamo illusione con…altro. Il respiro con la terra. Non solo in fondo.
Ma certe favole Greche rimangono piacevoli. Anche certe scene. Ci appartengono.
Mi manca quel mare.
Comments
Post a Comment